We want to be transparent about the costs for designing and implementing the Project “Greenhouse to Save our MONUMENTAL OLIVE TREES in the Piana", both the oldest Historical and Agricultural Landscape in the world and a World Heritage Site.

ll gruppo Europrogress srl è leader nazionale nel settore agroalimentare per la produzione di serre agricole, e ci hanno fornito gratuitamente un sopralluogo, una progettazione di una serra che potesse corrispondere sia all’idea di serra d’artista che avevamo in mente come architetti e che proteggesse gli Olivi monumentali dall’attacco dell’epidemia della xylella ed preventivo dedicato a due alberi monumentali di 102.330 euro+ IVA 22%

A questi vanno aggiunti 8 plinti in cls e 100 ml di cordoli laterali (39x2+16x2) di base che, considerando circa 1.200 euro a plinto e circa 200 euro a ml fanno in totale circa:
1.200x8= 9.600 euro
150x100= 15.000 euro.
Occorre aggiungere gli oneri di accantieramento o di stoccaggio materiali ed Il totale lavori è quindi di 126.930+ IVA 22%= 154.854
A questo vanno aggiunti gli oneri tecnici (calcoli strutturali, pratiche edilizie, ecc.) per un 10%, pari a circa 15.000 euro con iva.
Il totale può essere stimato in circa 165-170 mila euro.

Questo è il costo di base per iniziare a mettere in sicurezza due Olivi Monumentali e lo faremo anche con il supporto del Prof. Franco Nigro dell’Università di Agraria di Bari al quale abbiamo già sottoposto questa nostra idea di serra che prevederà anche studi e monitoraggi sugli olivi protetti dalla serra ed anche per queste ricerche ci apprestiamo a definirne i costi.

Testo articolo pubblicato sul Corriere del Mezzogiono

21 ottobre 2016

Spett.le Redazione del Corriere del Mezzogiorno
“Vorremmo avere voce e denunciare il rischio conclamato di distruzione del più antico paesaggio agrario del mondo, e patrimonio dell’intera umanità. Ci chiamiamo Olère e siamo una giovane azienda agricola a conduzione familiare composta da due genitori architetti e due figlie studentesse, una, ingegnere meccanico e l’altra liceale, tutti innamorati del paesaggio degli ulivi monumentali, della terra rossa , dell’aria ricca di profumi e del suo “popolo di formiche”. Sino a pochi anni fa il territorio di Ostuni era solo un meraviglioso luogo di villeggiatura legato alle origini pugliesi di uno di noi. A poco a poco tutti ci siamo così legati a questo paesaggio da avventurarci nel progetto di un’azienda agricola proprio, tre anni fa, non sapevamo nulla della xylella, e nonostante fosse già iniziata la strage tutti tacevano.

Ora purtroppo arrivato il tempo di parlare di qualcosa che sino ad oggi anche noi abbiamo cercato di scacciare dai nostri pensieri. Non volevamo credere che il nostro investimento in un meraviglioso paesaggio agrario di olivi secolari e millenari ad Ostuni potesse essere messo a rischio estinzione. Il rischio esiste e, dopo esserci informati attentamente, dobbiamo riconoscere che esistono dei gravi ritardi, parliamo di anni, dei gravi errori e delle gravi inadempienze istituzionali. Chiediamo all’informazione di essere vigile e a tutte alle aziende agricole pugliesi e non solo, di iniziare a nominare il male xylella, senza timori di ritorsioni nell'immagine dell'olio extravergine di Puglia, e soprattutto di iniziare a rivendicare con forza una politica tempestiva ed efficace, che rimedi quanto prima a tutti gli errori fatti.

Come singola Azienda Agricola iniziamo a chiedere alla Regione Puglia come tutelare i nostri alberi secolari e millenari tutti numerati dalla stessa Regione. Dovremmo forse pensare che sarebbe più sicuro vendere i nostri olivi piuttosto che vederli eradicare e morire? Oppure chiedere di trasportarli in terreni più sicuri? Chi ci trova i terreni? Chi ci trova le soluzioni?

Per l’Azienda Agricola Olère Carmela Riccardi

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